UIL Scuola RUA Modena: “Stop ai tagli: servono più ATA e investimenti educativi. La sicurezza non si fa con le scuole-vetrina”
La Federazione UIL Scuola RUA di Modena interviene con fermezza stigmatizzando l’ennesimo episodio di violenza avvenuto nelle scuole modenesi. Dopo la rissa tra studenti al “Corni” e i recenti fatti accaduti presso l’Istituto “Barozzi”, dove è stato diffuso spray urticante nei corridoi con il coinvolgimento di decine di studenti e l’intervento del 118, è ormai chiaro che siamo davanti a una vera e propria emergenza educativa e di sicurezza.
“Questi episodi non sono più casi isolati, sono il segnale di un disagio profondo che si sta trasformando in un problema sociale – denuncia Dario Catapano, segretario provinciale UIL Scuola RUA di Modena – è inaccettabile che si continui a far finta di nulla mentre il Governo e il Ministero riducono i posti del personale ATA e attribuiscono al personale docente mansioni che non spetta loro espletare.”
La UIL Scuola RUA denuncia da anni che i continui tagli di personale stanno compromettendo la sicurezza nelle scuole. I collaboratori scolastici sono sempre meno e devono coprire più piani e più aree contemporaneamente, spesso mentre svolgono anche pulizie, gestione degli accessi, assistenza agli alunni con disabilità ed emergenze quotidiane. È inevitabile che molti spazi restino senza vigilanza, e non per volontà dei CS. A questo si aggiunge la mancanza di formazione adeguata per gestire situazioni di conflitto e disagio giovanile. Nel frattempo, ai docenti viene chiesto di fare tutto tranne che insegnare, sommersi da compiti di controllo, mediazione e burocrazia che nulla hanno a che vedere con la didattica. Non è solo un problema scolastico ma un fenomeno sociale crescente: risse tra gruppi organizzati di minorenni, atti di vandalismo, bullismo e baby gang. Solo pochi giorni fa un’altra aggressione alla stazione delle corriere di Modena ha coinvolto minorenni. E tutto questo avviene nel silenzio delle istituzioni.
La UIL Scuola RUA Modena chiede un cambio di rotta immediato. Prima di tutto va ripristinato l’organico del personale ATA tagliato negli ultimi anni e programmato un piano straordinario di assunzioni.
Senza personale non esiste vigilanza né sicurezza. E’ necessario, inoltre, investire nella formazione di chi lavora a scuola, perché non è accettabile gestire conflitti e situazioni di rischio senza adeguati strumenti professionali.
La scuola però non può essere lasciata sola.
Costruire una vera rete educativa territoriale, con équipe psicopedagogiche stabili per prevenire il disagio giovanile. E’ questa la strada giusta. Allo stesso tempo bisogna alleggerire la burocrazia che soffoca la didattica e distoglie docenti e dirigenti dalle priorità educative.
“Gli insegnanti dovrebbero fare gli insegnanti, non i vigilantes. Gli ATA non possono essere utilizzati anche per mansioni spesso non rientranti nel loro profilo professionale. La sicurezza si fa con il personale, non con i tagli” conclude Catapano.
A intervenire sulla situazione modenese è anche Serafino Veltri, segretario generale UIL Scuola Emilia-Romagna, che evidenzia: “è fondamentale in questi contesti anche il coinvolgimento delle famiglie, che devono essere parte attiva nel percorso educativo dei ragazzi: solo con un’alleanza scuola–famiglia–istituzioni è possibile arginare degrado e violenza. Per questo chiediamo l’apertura immediata di un tavolo permanente per la sicurezza educativa presso la Prefettura di Modena, con la partecipazione di scuole, sindacati, enti locali e forze dell’ordine”.
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fonte: UIL Scuola RUA Modena
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