Il presidente dell’Aran ha illustrato i punti focali dell’atto di indirizzo “madre” ricapitolandoli in ordine di importanza: salario accessorio, diverso assetto delle relazioni sindacali, procedimenti disciplinari, welfare contrattuale, previdenza complementare, revisione della disciplina sulle assenze, risorse contrattuali.

Per la UIL Antonio Foccillo ha espresso sostanziale condivisione per il metodo proposto dell’aran e ha fatto presente come l’atto di indirizzo non possa costituire un vincolo alla trattativa rivendicando la primazia della contrattazione quale espressione dell’autonomia delle parti.

Sulla parte economica la UIL ha puntualizzato che l’incremento salariale previsto dall’accordo del 30 novembre scorso deve essere riferito esclusivamente al trattamento tabellare.

Per quel che riguarda la parte normativa, è stato sottolineato dalla UIL come si debba dare effettività  al processo di riequilibrio tra legge e contrattazione, questo aspetto sarà  dirimente per la ripresa di normali e corrette relazioni sindacali nel pubblico impiego e nella scuola.

La trattativa proseguirà  su tematiche ancora generali.

Appena definita la direttiva sulla scuola, che definirà  gli obiettivi per riconoscere le specificità  del settore, l’ultimo incontro è previsto per il 3 luglio, partirà  il confronto di merito sul contratto scuola, fondamentale sia per il numero degli addetti che per il ruolo che l’istruzione e la formazione assumono per la crescita del Paese.

Il rinnovo del contratto, deve rappresentare l’occasione per correggere i molti errori della legge di riforma della scuola.